Se crediamo che il successo o il fallimento di un’organizzazione dipenda dai talenti dei dipendenti, allora ammettiamo che la selezione del personale sia una delle aree più importanti della gestione delle risorse umane.
Ogni organizzazione utilizza diverse professionalità al fine di avere un quadro affidabile e accurato del potenziale dipendente.
Solitamente i colloqui sono la tecnica di selezione più diffusa, purtroppo però i candidati spesso sono soggetti a vari pregiudizi ed errori da parte del selezionatore e, pertanto, devono essere integrati con altre tecniche che ne migliorino la qualità del lavoro.
La grafologia è una di queste tecniche per avere un profilo completo e soprattutto veloce della personalità del potenziale dipendente. La grafologia, più comunemente nota come analisi della calligrafia, è lo studio di come una persona traccia le lettere sul foglio.
Il termine “grafologia” fu coniato per la prima volta da un sacerdote francese, Michon che la considerava come qualcosa legato a “segni fissi” in cui ogni aspetto della grafia veniva correlato ad uno specifico tratto della personalità.
Successivamente la scrittura a mano ha perso in parte questo significato e si è legata al movimento come espressione dell’anima che potrebbe essere considerata simile alle tecniche proiettive, tra cui il test delle macchie d’inchiostro di Rorschach utilizzato in psicologia.
Il grafologo solo con uno sguardo riesce a capire chi ha di fronte e se realmente il candidato possiede tutte le capacità per ricoprire il ruolo richiesto.
Se ad esempio un individuo ha una scrittura corsiva e veloce, ma non troppo, possiamo affermare che si orienta al risultato, possiede buone capacità di comunicazione e generalmente è adatto a lavori nei settori delle vendite oppure con il pubblico in generale. Un individuo che invece scrive le lettere piccole è considerato un pensatore e può essere impiegato per lavori più solitari e di problem solving.
Questi sono piccolissimi esempi e limitati ad alcune caratteristiche evidenziate nella scrittura, ma si può affermare con assoluta certezza che un bravo grafologo è in grado di prevedere i tratti della personalità dello scrivente, il livello di intelligenza, il livello di energia, l’integrità, le capacità interpersonali, le capacità creative e imprenditoriali, la maturità emotiva, la capacità di leadership, l’immagine di sé e le sue capacità organizzative.
La tecnica di selezione dei dipendenti, può essere utilizzata a tutti i livelli, dagli impiegati alle posizioni dirigenziali. Esistono delle scritture tipicamente caratterizzate da segni di comando e di forza, come esistono scritture con caratteristiche completamente contrarie che il grafologo immediatamente coglie all’interno dei diversi candidati.
Utilizzando la grafologia, l’organizzazione può eliminare velocemente, soprattutto quando i posti da occupare sono molti, i candidati non idonei fin dall’inizio e scoprire tratti potenzialmente negativi che possono rivelarsi dannosi all’azienda nel lungo periodo. La grafologia si rivela anche molto più conveniente in ordine di tempi e costi rispetto ad altre tecniche di selezione che possono includere test psicometrici e centri di valutazione con trafile lunghe e dispersive.
La selezione dei dipendenti è una funzione cruciale per qualsiasi organizzazione, poiché il successo o il fallimento della stessa dipende principalmente dal suo patrimonio umano che il grafologo che con sole poche righe riesce ad indirizzare al meglio. Provare per credere!
Dott.ssa Romina Casella – Grafologa e Psicologa