Nella vita di ogni giorno capita di sentirsi persi, schiacciati da insicurezze e dubbi sulle proprie capacità e spesso l’esterno è artefice dei nostri dubbi e perplessità.
Essere consapevoli dei nostri punti di forza e debolezza può aiutare a ad affrontare le scelte e le difficoltà quotidiane con maggiore serenità raggiungendo una soddisfazione emotiva, personale e anche lavorativa.
Poter interpretare in modo chiaro la personalità di familiari, amici, colleghi e sconosciuti può favorire la socializzazione ed aiutarci a creare relazioni funzionali al nostro benessere.
Forse sono obiettivi fuori dalla nostra portata? Forse sì, ma con l’utilizzo della scienza grafologica è più facile e raggiungibile. Esistono tecniche facili e da mettere in pratica che ci possono dare la possibilità di capire noi stessi e gli altri soprattutto quando si discostano dal nostro modo di essere.
La grafologia è una scienza che analizza la scrittura sotto ogni punto di vista.
La scrittura è importante perché ha reso l’uomo ciò che è ed ancora oggi rappresenta una grande forma di espressione. Attraverso l’analisi di un testo scritto a mano si può raggiungere una conoscenza profonda e completa dei tratti della personalità di chi ha tracciato quello schema preciso di segni.
Senza saperlo ha rivelato i suoi comportamenti nel passato e quelli che saranno nel futuro.
Per questo motivo nel passato la grafologia è stata associata all’arte del predire il futuro, considerata un potere magico che in realtà di magico ha solo ciò che il grafologo legge nel gesto grafico.
Oggi, grazie all’impegno degli studiosi che hanno cambiato questo pregiudizio grazie alle dimostrazioni scientifiche, la grafologia è diventata una scienza a tutti gli effetti e viene richiesta nei Tribunali e dalle aziende.
In ambito giuridico viene utilizzata nell’individuazione di falsi ed in ambito aziendale per valutare le capacità del candidato relativamente ad un posto lavorativo. Gli psicologi la utilizzano per avere rapidamente un profilo del paziente anche se si tratta di bambini molto piccoli attraverso i disegni.
Il linguaggio in codice chiamato scrittura è per il grafologo l’anima che parla e si racconta. Ogni elemento, lo spazio, la forma, la pressione rappresenta per il grafologo l’espressione dell’essere in movimento, dell’anima che parla senza freni e limiti. Ciò che scriviamo rappresenta l’espressione del nostro essere senza veli.
La grafologia arriva a conclusioni molto prima di lunghe sedute psicologiche dove tutti noi tendiamo a mettere maschere su maschere. Scavalcando d’un balzo il muro della diffidenza, il grafologo riesce a capire dall’analisi di poche righe una lunga serie di informazioni sulla personalità dello scrivente, tracciando un profilo intellettivo ed emotivo dello stesso.
Viviamo in un mondo di energia e questa stessa energia attraversa il corpo come un fiume in piena, le sue vibrazioni si riflettono ovunque all’interno dell’organismo, quando esso è aperto, vitale, pronto a sfruttare al massimo le proprie potenzialità. Nel momento in cui la mente soffre e l’energia si blocca e smette di circolare, la perdita di forza, potere di azione, si vede anche nella scrittura.
Quando una persona ha forza e potere nella propria vita? Quando fa fluire le proprie energie, quando la pressione che esercita sul foglio è intensa ed il tratto scorre fluido ed armonioso, quando la dimensione dei caratteri assume la stessa statura dell’autoritratto del bambino, fiduciosa e forte in ogni espressione soprattutto nel desiderio e nel volere qualcosa.
Il potere che vogliamo per noi stessi è dato da queste caratteristiche, dove l’energia incontra la forza interiore e la trasmette con decisione all’esterno.
Portare la scrittura, attraverso la grafo trasformazione, al cambiamento desiderato porta la persona a ritrovare il proprio potere interiore.
Chi non crede al valore della scrittura dovrebbe conoscere la storia di Steve Jobs, padre fondatore dalla Apple che iniziò la sua carriera universitaria in un prestigioso campus di Stanford, ma non ebbe molto successo in quanto non era spinto dalla motivazione, dalla forza interiore così da decidere di mollare tutto.
Si iscrisse al Reed College rinomato per una cosa soltanto, le lezioni di calligrafia.
Jobs imparò a vedere la bellezza di ogni singola lettera, nella sua forma, negli spazi e nella sua fluidità fino a modificare esteticamente la sua calligrafia. Questo lo portò, come avviene nei percorsi di grafo evoluzione a cambiare visione della vita, prospettiva, ritrovando il suo potere interiore dandogli la forza di avere una visione chiara del proprio intento.
Per il resto conosciamo tutti chi è stato Steve Jobs.
Dott.ssa Romina Casella – Grafologa e Psicologa